Trasformare le emozioni negative

 

Le intense emozioni richiedono intense modalità di espressione.

Mentre esistono molti sbocchi per i sentimenti tipicamente considerati positivi, ne esistono meno per affrontare costruttivamente la rabbia, frustrazione, paura, tristezza o stress.

Potremmo provare la sensazione  di non riuscire più a controllare certi stati emotivi che si nascondono in un angolo della nostra mente, gli stessi che potrebbero portarci ad attaccare il primo individuo incontrato per strada solo perchè pensiamo ci abbia fatto uno sgarbo.

 

La maggior parte di noi scopre presto che la sfuriata  non allevia la pressione del dolore o della rabbia.

Le emozioni potenti sono come la lava di un vulcano pronto a esplodere tenuto sotto controllo da un sottile  strato di calma.

Dentro di noi c’è il potere di dirigere il flusso di questi sentimenti  trasformandoli e incanalandoli in attività produttive.

 

Il controllo progressivo delle forti emozioni può essere difficile perché i nostri sentimenti  negativi possono convincerci  facilmente che altri meritano la nostra ira.

Ma se cerchiamo coscientemente modi più sani per esprimere ciò che sentiamo, possiamo dissipare in modo sicuro il nostro dolore e usare la sua energia per aggiungere valore alle nostre vite.

 

La rabbia e la tristezza, ad esempio, possono trasformarsi in ispirazione e spingerci a  realizzare i cambiamenti che vorremmo vedere nel mondo.

Se agiamo piuttosto che reagire, possiamo diventare agenti efficaci di trasformazione positiva. Quando canalizziamo la nostra frustrazione o le nostre sensazioni di stress in un modo di pensare fuori dal comune, in exploit proattivi, diventiamo più propensi a scoprire soluzioni a problemi che inizialmente ci mettevano in difficoltà.

Se consideriamo la rabbia o la paura come segnali che indicano di riesaminare le circostanze  allora tutto acquista un senso.

La domanda da farsi poptrebbe essere:

Cosa vuole veramente dirmi questa rabbia o dolore?

Cosa mi fa soffrire?

Di cosa ho bisogno?

 

Incanalare l’ emozioni in azioni costruttive può anche impedirci di impegnarci in ruminazioni cicliche in cui riviviamo costantemente una situazione e evento nell’aspettativa che accada nuovamente.

Concentriamoci su un obiettivo (che possa anche essere anche quello di portare calma, pace o chiarezza in una situazione)) facciamolo anche se la momento non riusciamo a capire come lo raggiungeremo.

Quando la nostra ambizione è semplicemente quella di capire meglio noi stessi e non quella di alimentare il  dolore o la rabbia con la nostra energia intellettuale ed emotiva, questi rapidamente svaniscono.

In questo modo non solo evitiamo di diventare aggressivi, ma partecipiamo attivamente al nostro processo di guarigione, riconoscendo e onorando i nostri sentimenti.

Cristiana

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